Dog Runner Torino

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COME SCEGLIERE UN CANE IN CANILE


Il mio primo e unico cane lo presi da un canile, per la precisione quello della Croce Blu di Piossasco (qui la pagina Facebook del "Fans club")

Recarsi in un canile è un'esperienza forte, perché ci si trova di fronte ad innumerevoli cani rinchiusi in angusti, squadrati, miseri e puzzolenti box da chissà quanto tempo!
So per certo che alcuni sono dell'idea che un cane presente in un posto simile sia un animale dal carattere difficile, un randagio, completamente asociale, invece non è affatto così, si trovano cani fantastici presi un tempo da gente che poi si è rivelata senza non solo amore, ma anche senza il minimo raziocinio: quando si prende un cane si devono già avere presenti gli impegni, che consistono anche in studi per relazionarci con lui nella maniera corretta, mentre c'è gente che pretende tutto e subito, rapportandosi con il cane come fosse un umano, fregandosene dunque della psicologia e del linguaggio canino.

Perché mi recai in canile?

Come ogni bambino, anche io da piccolo desideravo un cane, per fortuna però i miei genitori non mi accontentarono, consci che ci voglia tanta energia, impegno e quant'altro per conviverci, gestirlo, mantenerlo, ecc.
La vera fortuna però arrivò pochi mesi fa quando un amico mi diede da tenere per alcune ore una sua cagnolina, Lulù. Vedendola così tenera e che non creava alcun problema legato allo spazio, all'odore e al carattere, mi tornò quell'assopita voglia di avere un cane per me, voglia che però nacque non da queste banali constatazioni, bensì dal suo sguardo! In realtà già 5-6 anni prima ebbi modo di stare vicino ad un altro cane, questo era un pastore tedesco femmina dolcissima, Meggie, e ogni volta si andava in giro per boschi, si voltava per vedere dove mi trovavo.. :)
La cagnolina di cui sopra, avendo circa 18 anni, morì di lì a poco, così venni incaricato di fare un giro in un canile per cercare un altro cane, maschio o femmina, giovane o adulto era ed è senza importanza. Feci amicizia con 3 cani, uno però era troppo grande, uno mi sembrava un po' apatico, l'altro troppo amichevole e quindi lo lascia ad un'altra famiglia, così alla fine conobbi il mio Henry.

COME CONOSCERE UN CANE

Il cane non lo dovete scegliere in base all'estetica o in base a cosa può rappresentare/simboleggiare la sua razza d'appartenenza, così come non dovete desiderarne uno per riempire un vostro vuoto affettivo. Il cane lo dovete prendere per vivere.. in simbiosi (divieto assoluto di prenderne uno solo per fare da guardia o per tenerlo sempre in giardino, da solo, lontano dalla famiglia) e per farlo stare bene, ma dovete anche chiedervi se avete tempo-soldi-spazio e.. energia.
Sarà il cane stesso, con l'aiuto delle volenterose volontarie, a scegliervi. Le volontarie, in base alle vostre caratteristiche, ve ne proporranno alcuni che potranno fare al caso vostro.
Attenzione però all'energia, che forse è un concetto che viene snobbato: certe razze sono predisposte a compiere lavori faticosi all'aria aperta, per cui necessiteranno di uscire spesso e a lungo, per lunghe camminate e anche corse, altrimenti c'è il rischio che diventino nervosi e combinino disastri in casa (a me più che dei disastri in casa, interessa che i cani stiano bene!).

Appurato che secondo le volontarie quel dato cane fa per voi, dovete provare a farci amicizia. Per far ciò verrete messi assieme in un recinto, una sorta di area-cani, dove non dovrete assolutamente tentare di avvicinarvi voi per primi, specie se il cane ha subito maltrattamento o abbandoni.
Non guardate, non parlate, non toccate. Sfioratelo solo quando sarà lui a fare il primo passo.

Dopo aver fatto amicizia, assicuratevi di avere lo stesso livello di energia (o più alto). In questo modo sarete sicuri di saperlo gestire al meglio in ogni momento della giornata.
Se siete persone a cui non piace passeggiare per i più svariati motivi, o se non vi garba dover badare tanto ad un altro essere, o se non avete né spazio né tempo, rifletteteci sopra molto bene, perché i cani non hanno solo bisogno di un tetto e del vostro amore, ma anche di una guida che li porti in giro e li faccia stare bene, mi preme sottolineare ciò perché quasi sempre i cani dei canili vengono dati via premendo sul fattore affettivo, che è quello più facile su cui puntare.

Sappiate anche che certi comportamenti presenti in canile, potranno scomparire al di fuori, perché uno spazio ristrettissimo e sconfortevole, la presenza di tantissimi altri cani e il loro continuo abbaiare, possono scombussolare qualsiasi altro essere che si trovi lì contro la sua volontà.
Il mio Henry, ad esempio, impazziva quando si trattava di uscire dal box, perché non era solito fare i bisogni dentro, così come impazzire al rientro perché desideroso di cibarsi. Appena arrivato a casa, invece, non s'è mai messo a saltare per reclamare un'uscita o del cibo. E' anche ovvio che un fattore importante è il comportamento del padrone e dei membri della famiglia: accontentandolo quando è calmo, lui sarà sempre più spesso così.

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