Dog Runner Torino

SERVIZIO CANI TORINO: servizi per il benessere del tuo CANE. Camminate e corse a 6 zampe!

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PROBLEMA cani taglia piccola aggressivi

Collegandomi all'ultimo mio POST, ne scrivo un altro sui cagnolini..

In giro si notano molti cagnolini aggressivi coi loro simili, incuranti della taglia e della stazza dell'altro, anzi, più sono grandi più questi cani di taglia piccola si agitano, ringhiano, abbaiano e vogliono andargli contro, addosso, per fare cosa non si sa bene :P

Il mio cane, che arriva da un canile (un posto dove tutti abbaiano disperati) non li sopporta proprio, si mette a tremare, guaisce, abbaia un po', insomma, si innervosisce.

Questi cagnolini, sicuramente, agiscono così per due motivi: 
  1. sono preoccupati da questo sconosciuto e, vedendolo più grande, cercano di mostrarsi forti, più forti di quel in realtà sono.
  2. essendo sicuramente stati viziati fin da subito, sono abituati a comandare sia in casa che fuori, con l'umano di turno che lo serve in ogni istante e che magari lo rincuora quando non dovrebbe (se un cane è nervoso, ha paura, è aggressivo, non bisogna calmarlo con le carezze!).
Per cui io non mi stupisco, il mio consiglio è quello di tenere il cane ben vicino a sé, senza lasciargli metri e metri di indipendenza (per la sua libertà ci sono i prati, i parchi, le aree cane), perché durante la passeggiata è il padrone che deve portare a spasso il cane, non il contrario.
Anche piccole cose durante il giro possono servire per far capire al cagnolino che non è lui che comanda: se il padrone vuole girare a destra, si gira a destra e basta; se il cane vuole fare pipì o annusare ogni 5 metri, il padrone non deve neanche dirgli no, ma semplicemente continuare a camminare per fargli fare pipì solo dove vuole lui (il padrone).

Alcuni mi possono dire "Eh, ma il mio cane tira".
No, il problema non è che tira, il problema è che sei tu padrone che gli concedi questi spazi che gli fanno cambiare mentalità portandolo da possibile cagnolino tenero e ubbidiente, a cane sempre attento a ciò che c'è intorno (sta davanti, è il capo, è lui che si prende cura del gruppo, del branco), pronto a scovare possibili nemici..

Problemi dei cani (dei cani???)

IL MIO CANE SCAPPA.. IL MIO CANE MORDE.. IL MIO CANE PIANGE..

Secondo la vulgata popolare, quindi secondo la gente comune, compresi certi cinofili, nel senso più semplice del termine, ovvero amanti dei cani (non esperti dei cani, tra i quali non figuro neanche io, sia chiaro, ma cerco almeno di essere raziocinante), i cani hanno e danno problemi senza spiegazioni, non si sa come risolverli, i cani improvvisamente cambiano carattere anche se gli viene dato tutto, ecc.

Basta fare un "giro" sul web per rendersi conto di quanta gente disperata, o quasi, ci sia anche solo in Italia, che non capisce i motivi che spingono quel determinato cane ad agire in quella maniera inconsueta, inconsulta, financo pericolosa.

Il problema pare essere sempre e solo del cane, non del padrone e dell'urbe, dello stato di cattività nel quale vive.
Eppure, quasi 10 volte su 10, la colpa è proprio del padrone, oltreché del passato del cane (nel caso questo venga preso dal canile), passato in cui l'influenza di padroni umani ignoranti o violenti ha modificato la psiche del nostro amico quadrupede.

Per capire meglio ciò di cui parlo vi invito a cercare i problemi dei padroni di cani su siti quali AlFemminile e Yahoo Answers.

QUI una ragazza si dispera perché il suo cane-lupo, pur ricevendo tante coccole dalla famiglia e pur avendo un giardino, quando vede passare degli sconosciuti vuole uscire, e avolte ci riesce, non per morderli per fortuna, ma per ricevere tante carezze, idem se vede altri cani, lui vuole giocare con tutti! Beh, è una cosa positiva! Però quando è da solo in casa si dispera e piange.
Questa ragazza ha paura che il cane possa scappare e si lamenta del fatto che piange.
Lei ha scritto una cosa che ci è utile per risolvere questo caso, ovvero che fin da quando hanno perso questo cane, la sua famiglia gli è stata accanto riempiendolo di coccole. Questo cane venne preso da un canile quando aveva appena 2 mesi.

Mi pare ovvio che il problema sia nato all'epoca della sua adozione: un cuccioletto ha bisogno di coccole, in canile non le aveva, viene preso, salvato come si suol giustamente dire, e gliene vengono date in abbondanza. La conseguenza è che è stato abituato troppo bene, viziato, per cui per lui quella è la normalità, non sa cosa voglia dire attendere, aspettare il ritorno del padrone, perché un cane viziato si reputa esso stesso il padrone, per cui nessuno può andarsene, devono stargli sempre accanto a coccolarlo.

Il fatto che scappi è probabilmente anche una conseguenza del giardino: molti pensano che ad un cane basti ricevere coccole e avere la possibilità di godersi un bel prato nel giardino privato.
FALSO!
Un cane ha bisogno di essere coccolato quando se lo merita, quando è calmo, e di conoscere e giocare con altri cani. Questa ragazza vuole chiudere ancora di più il giardino, la proprietà della villa affinché questo cane non riesca più ad uscirne. Ma siamo pazzi? Se portasse maggiormente fuori il cane a socializzare e giocare coi suoi simili non avrebbe, penso, poi ancora tutta questa voglia di giocare e leccare i primi sconosciuti che passano, perché il mondo l'ha potuto vedere ed esplorare, per cui quelle persone e quei cani che passano non sono più una novità, ma esseri normale che vede tutti i giorni per strada.

Questo cane, dunque, sembra vivere ISOLATO e risulta essere VIZIATO.


IL PROBLEMA, QUINDI, E' L'UOMO, NON IL CANE.

CASO RISOLTO, CASO CHIUSO

Invia pagamento a Daniele Comoglio di €350, grazie.

VIVERE CON UN CANE

Vivere con un cane non è una mera esperienza, è proprio uno stile di vita.

Lo scorso inverno incontrai, in un'area cani sita accanto ad un bosco, un ragazzo un po' in carne che mi raccontò di come la sua vita fosse cambiata con un cane al suo fianco, il quale lo costringeva ad uscire sempre, ad essere quindi sempre attiva, pure, ovviamente, nelle giornate di pioggia.

Un cane, quindi, ti invoglia ad uscire ed essere sempre parte attiva della camminata e questa cosa influirà poi anche sulla mente!

Per molti l'obbligo di dover uscire almeno 3 volte al giorno per i bisogni del cane è una vera costrizione, una vera tortura.
Innanzitutto bisogna smettere di pensare che si esce per i suoi bisogni fisiologici, quanto invece per i suoi bisogni e basta, ovvero il bisogno di stare all'aperto, di stare sull'erba, di camminare e correre liberamente (sì, io sono contrario al guinzaglio negli spazi aperti dove non c'è nessuno o quasi, ovviamente faccio così solo col mio cane, non certo con quelli degli altri, dato che non so che paure possono avere, cosa li può infastidire e soprattutto perché ad un certo punto possono volersene tornare a casa loro) e di giocare col cosidetto padrone.
Un trucco consiste nel pensare che si esce per i bisogni di entrambi: anche se sono impegnato o fuori piove e fa freddo, è bene mollare quello che uno fa e affrontare una nuova esperienza quale può essere la camminata sotto la pioggia battente, sotto la quale si può anche pensare ai propri affari, ad esempio a come realizzare quella data cosa, ecc. Sembra incredibile, ma certe idee ci vengono soltanto quando cambiamo l'ambiente.

IL MIO CANE DEVASTA LA CASA: COME RISOLVERE QUESTO PROBLEMA

COME RISOLVERE IL PROBLEMA DEL CANE CHE DEVASTA LA CASA

Una coppia di miei amici ha un piccolo ma duraturo problema: la loro bella e dolce cagnolina di 2-3 anni, devasta il loro appartamento in loro assenza.

Lei è molto vitale, corre sempre come una forsennata.
Per cui già da questo indizio si capisce in cosa consista il problema e dove questo risieda: il problema non risiede in lei, non è colpa della sua "testa malata", bensì dei padroni che non la fanno sfogare, cioè ad es. correre, a dovere.

I cani, fin dal mattino, sono pronti a uscire e a camminare e correre per km e km, a differenza nostra che vorremmo stare a letto fino alle 10 e poi, con calma, uscire usando ovviamente l'automobile, anche quando c'è il sole. Che tristezza di vita!
Se il cane lo faccio divertire soltanto al pomeriggio, è ovvio che se questo è un esemplare giovane e abbastanza piccolo che corre e salta a tutto spiano, avrò molte probabilità di trovarmi la casa distrutta al mio ritorno verso le 13:00.
Io, per fortuna, non ho mai avuto questo problema (ma ne ho altri, ihih), ma solitamente cerco di fare diversi km sia al mattino che al pomeriggio, oltre a farlo correre con me o da solo o con altri cani (vabbè, a parte quando piove a dirotto come in questi giorni, sigh), o fargli mordere dei rametti e fargli compiere dei percorsi inventati di sana pianta sul momento, o fargli trovare oggetti che gli piacciono che ho nascosto, ecc. In questo modo, dopo un'oretta in giro, il mio cane, ma tutti i cani, torneranno a casa soddisfatti e stanchi: hanno visto, esplorato, corso, conosciuto, trovato, annusato.

Secondo me, facendo così (ovvero giochi fuori casa e riposo in casa, o brevi giochi anche in casa in cui decido io quando iniziare e quando finire), il cane trova una certa regolarità capendo che fuori si gioca e ci si scatena, mentre in casa si sta calmi.

RIEPILOGANDO..
se so che il mio cane in casa fa danni, devo cambiare orari e stile di vita, perché in 9 casi su 10 il problema è sempre e soltanto l'amico umano:
esco presto, facciamo un bel giro con una, due, tre attività simili e poi una volta tornato a casa il mio cane sta tranquillo mentre io vado a lavorare. Eviterei di lasciargli un oggetto/un gioco che può mordere perché così rischio di istigarlo a mordere, e magari sarà portato a pensare che ogni altra cosa presente per terra sia morsicabile. Questi contentini sono stupidaggini che servono principalmente a noi umani (padroni di cani) per pulirci la coscienza quando li lasciamo soli in balia della noia e solitudine.

Un cane che vive per voi, che vi fa sempre le feste, di sicuro non vi rovina l'appartamento per dispetto, ma molto più probabilmente perché non ha potuto sfogare la propria energia a dovere in posti e spazi a lui dedicati (prati..) e nei tempi giusti (mattino).
Portarlo a fare due pipì e riportarlo immediatamente in casa perché si deve andare a lavorare è sbagliatissimo: il cane potrà anche vivere con un po' di rabbia addosso perché penserà che mentre lui è tornare ad annoiarsi in casa, voi siete usciti a divertirvi alla faccia sua.

Il mio cane non ubbidisce (E TU RISPETTA IL CANE!)

"Il mio cane non mi ascolta" 

"Il mio cane non ubbidisce"

"Il mio cane fa casino e smette solo quando prendo in mano il giornale o la ciabatta"

La gente dice queste cose in giro.. non fate i finti-tonti!
Un cane ha bisogno di un essere umano che gli faccia da guida, per cui è prontissimo a recepire gli ordini, voi dovete solo fare in modo da risultare autorevoli e non autoritari.

MI SPIEGO: se volete che stia zitto, bloccatelo immediatamente, seguite i movimenti della sua testa, degli occhi, delle orecchie.. e appena lo vedete innervosirsi ditegli "Zitto" (non serve urlare!) o la parola che avete trovato voi. Io ho fin da subito detto "Zitto" al mio Henry quando iniziava a lamentarsi per i rumori dei vicini di casa quando rincasavano la sera, e l'ha subito capito, il problema è che appunto bisogna dirgli questa parola (o mettere il dito davanti alla propria bocca, o altro, insomma, quello che avete ideato voi) ANTICIPANDO il suo abbiare.

Se volete che non faccia casino, perché è iperattivo, le cose da fare sono semplicemente due:

-NON ESITATE a portarlo fuori al mattino per farlo correre nei prati, o anche assieme a voi nei marciapiedi, lui al mattino, a differenza nostra, è carichissimo di energie da usare e sfruttare subito!!!
Dopo questa mezz'ora o oretta di divertimento (potete fare altro.. fargli trovare qualcosa, fargli saltare ostacoli, addestrarlo all'ubbidienza, tipo il "zitto" eheh, ecc.), lui farà sì almeno altre 2 uscite nella giornata, ma avrà meno necessità di movimento;

-Dopo averlo portato fuori e fatto sfogare/divertire, se in casa continua a correre e saltare da una parte all'altra, NON TIRATE FUORI il giornale incutendogli TIMORE e PAURA, perché anche se la smetterà, non lo farà per ubbidienza, ma appunto per PAURA! E voi volete che il VOSTRO cane abbia paura di voi? Un cane pauroso ad un certo punto potrebbe benissimo aggredirvi, ma se anche non arrivasse a ciò il vostro rapporto sarebbe incrinato per sempre!
Il vostro cane vi deve RISPETTARE, ma non può farlo se voi non siete i PRIMI a RISPETTARLO!
Perché parlo del giornale usato a mò di arma? Perché ho sentito dire da una signora che per far star tranquilla la sua energica cagnona, quando è in casa, tira fuori il giornale, glielo mostra, e lei scappa. Ehm ehm ehm coff coff coff, non mi pare sia esattamente il metodo ideale. 

Quindi che dovete fare? SEMPLICE: vi avvicinate a lui SENZA URLARE, senza fare MOVIMENTI BRUSCHI, gli date un LEGGERISSIMO colpetto e usate la vostra parola magica, che può essere STOP, BASTA o qualche termine in lingua tedesca, guardandolo/fissandolo seriamente negli occhi.

Come avere un cane ubbidiente

Vuoi avere un cane ubbidiente?

Non è per nulla difficile!
A volte capita di non avere la voglia di uscire col proprio cane, spesso perché prevediamo già i problemi che ci darà, sappiamo cioè che incontrando quella persona e quel cane avrà paura o ringhierà, sappiamo che quando arrivando in un punto lui comincerà a tirare, ecc.

Allora bisogna fare qualcosa, bisogna fargli capire una semplicissima cosa: a comandare, cioè a decidere cosa fare e a dare ordini siamo noi! Se è lui che decide quando abbaiare per strada, dove andare, se sta sempre davanti, il capo sarà lui e ci rovinerà la vita anche negli aspetti più banali e quotidiani!

COSA CI VUOLE PER RISOLVERE LA SITUAZIONE?
Ci vuole violenza? NO! Ci vuole nervosismo? NO! Ci vogliono urla? NO!
Ci vuole fermezza e poi premi (non bocconcini se no diventa obeso e agirà solo se questi saranno presenti, lui deve fare una certa azione perché sa che così facendo avrà la nostra approvazione ed il nostro affetto)? SI!

Vedo gente che si arrabbia col proprio cane o che gli urla dietro improperi (anche se detti in modo scherzoso), tipo "Testone", "Testa dura". Beh, ammetto che anche io a volte mi arrabbio col mio amato cane, ma 9 volte su 10 chi ha commesso degli errori siamo noi umani, i cani infatti amano ubbidire al proprio cosidetto padrone (che è un termine che reputo desueto e che comunque non mi piace affatto!), ma un cane che non è stato addestrato a recepire gli ordini non potrà mai sapere cosa piace o non piace al proprio padrone..

Dove sbagliano i padroni di cani

Purtroppo ogni giorno incontro qualche cane e di conseguenza qualche padrone di cane non molto.. equilibrati.

Il cane lo si riconosce dal fatto che abbaia come un disperato stando davanti al cosidetto padrone.
Il padrone, invece, dal fatto che sta dietro al cane, che se ne frega di ciò che fa il cane e dalle azioni che compie per risolvere il problema causato dal cane.

Cosa fa dunque questo padrone con un cane problematico?
Aumenta il suo disequilibrio mentale, infatti se il cane è pauroso lo coccola, se il cane è aggressivo non ha la voglia, la forza e l'energia per bloccarlo, ancora meglio sarebbe anticiparlo, e lo lascia fare!

Coccolando un cane nel momento sbagliato, gli si dà la conferma di essere nel giusto, si rinforza questa sua convinzione di stare facendo bene il suo "compito", ovvero, a seconda dei casi, abbaiare, aggredire, saltare addosso, ringhiare, ecc.

Alcuni esempi reali:

1) C'è un signore con una cagnolina che a vedersi sembra dolcissima, e magari lo è anche, ma lui cosa? Ogni qualvolta lei abbaia per incitarlo a giocare, a lancargli una pallina, lui da vero schiavo gliela lancio a comando, anziché essere lui a decidere quando giocare e quando smettere di giocare.
Cosa succede così facendo? Che la cagnolina si sente il capo e ogni cosa che vuole non la chiede gentilmente, mostrando gli occhioni dolci, sedendosi, ecc., ma lo farà abbaiando. Inoltre c'è il rischio che, giocando da viziata sempre e solo col padrone, diventi aggressiva con gli altri cani, perché impaurita dal loro arrivo, dalla loro stazza, ecc., se non abituata a socializzare con tutti i diversi tipi di cane.

2) Ci son dei tamarri che col loro molossoide, solo perché piccolo, entrano in area cani senza curarsi degli altri cani e delle altre persone presenti, e lo liberano subito, senza pensare che la super energia del loro cane possa creare scompiglio all'interno del "branco" appena formatosi e che gira in armonia all'interno dell'area. Cosa significa "senza curarsi"? Significa che loro si vanno a sedere su delle panchine, ovviamente poggiando i piedi dove invece dovrebbe mettere il sedere (!) e non guardano cosa fa il cane.. se salta addosso ad altri cani per loro è bello e normale. Ovvio che poi qualche altro padrone si incazza, così come gli altri cani!

3) Simile al punto 1: c'è un signore che non detta regole oppure che pensa che i suoi cani siano bravissimi, e di conseguenza è molto permissivo, a tal punto da liberarli pure fuori dalle aree cani, in una zona urbana, per sedersi su una panchina e farsi i cavoli suoi, senza controllare cosa facciano i suoi cani e senza guardare se arriva qualcuno con altri cani.. Arrivando poi altre persone con dei cani (al guinzaglio!), se questi si lamentano perché i cani liberi hanno compiuto un "agguato" ai loro, ecco che quel signore si lamenta e cerca di passare dalla parte della ragione, perché queste persone appena arrivate non lo hanno avvisato. Ma avvisato de che? E' lui ad essere in torto ed è lui, specie se ha dei cani così scemi, a dover controllare sia i suoi cani che la strada!

4) Sembra fino ma è tutto vero! Due vecchie, e chi se no?, con una cagnolina. Fanno sempre il solito giretto (e già chiamarlo giretto è un'esagerazione!) e appena vedono arrivare un altro cane si allarmano, urlano e la prendono in braccio, con lei che, giustamente spaventata, abbaia disperatamente pensando che stia per arrivare un'anaconda o chissà chi!
Tutto ciò è assurdo, perché l'arrivo di un altro cane non ha come conseguenza l'inizio di una concitata rissa! Inoltre è lapalissiano come parlare con un tono di voce alto e fastidioso, equivalga all'incitare qualsiasi cane, ma anche qualsiasi altra persona, perché non è certo il modo per invitare alla calma il prossimo se questo è già agitato. E perché questa cagnolina è già agitata? Perché ormai sa già benissimo che la comparsa di un cane, anche se in lontananza, è per questa "allegra famigliola", sinonimo di pericolo!!!

Purtroppo tutta questa gente scema la vedo ogni giorno e chissà quanta altra ce n'è in tutta la città.
Anche perché prendere un cane è un'azione semplicissima: se il canile non lo dà ai matti, lo può però dare a gente ben disposta ad aiutare i cani chiusi nei box, senza però curarsi se sappiano o meno comportarsi correttamente con un cane (ovvero non viziarlo e non punirlo con le bastonate, ad es.), e se quelli del canile non lo voglio dar via perché han capito l'ignoranza dei richiedenti, questi scemi possono sempre comprarlo o riceverlo in dono o in stallo da qualche parente, pur non avendone mai avuto uno in precedenza. La cosa grave è che i pensionati, nonostante il loro tempo libero, prendano in affidamento il cane dei figli, senza voler imparare alcunché, perché tanto pensano che basti fargli 2 coccole, dargli del cibo e portarlo giù per farlo sentire bene. Balle! Il cane ha bisogno di queste cose ma date nel momento giusto e nella maniera giusta, inoltre ha bisogno di socializzare, per cui se abbaia a tutti sarà impossibilitato a far ciò, e anche di correre o anche solo di esplorare zone nuove, dato che usano molto l'olfatto.. E se come detto abbaia o aggredisce, bisogna imparare ad anticipare queste azioni malsane, bisogna imparare a far apprendere al proprio cane un suono tramite il quale attirare a noi il suo sguardo, bisogno fargli compiere dei giochini per la sua autostima, ecc.

Dove portare a spasso il cane (Grugliasco)

Ogni tanto ci passavo accanto, usando l'automobile o la bicicletta, così finalmente domenica mattina mi sono deciso di entrarci.

Sto parlando del Parco Porporati e del giardino della Resistenza e della Pace siti in Grugliasco.



Questo parco dalla mappa non risalta per grandezza, ma è davvero molto carino e strutturato benissimo: per quanto riguarda i cani offre due aree cani munite di panchine con tettoia (!), inoltre una di queste è divisa in due (non sono entrato ma mi è parso di capire che ci sia una rete divisoria) ed è sito su un piccolo rilievo, quindi diventa ancora più carina. Questo parco presenta altre piccole collinette, in una c'è un semplice spiazzo (in alto a sinistra) da cui ammirare un bel pratone, in un'altra invece c'è un area giochi per i bimbi (verso Sud).

Il parco è sicuramente molto conosciuto dagli abitanti del posto perché al suo esterno presenta un mercato e nella zona Sud delle giostre per bambini. Inoltre sotto il giardino della Resistenza (anche questo molto verde, carino e presenta delle panchine colorate oltre ad un gigantesco muro con un.. murales riguardante ovviamente gli anni del '43-'45) c'è il centro commerciale Le Serre.

Raggiungerlo è molto semplice: se conoscete tutti il centro commerciale Le Gru di via Crea, mi basta dirvi di proseguire lungo questa via fino a raggiungere una rotonda, svoltare alla 2^ a destra (dopo poco piccola sopraelevata) in Strada Antica di Grugliasco (dove tra l'altro c'è un benzinaio dalla marca sconosciuta i cui prezzi fino a poco fa era alquanto bassi, ora però non saprei..), andare sempre dritto fino a raggiungere corso Torino attraverso un'altra rotonda svoltando alla terza a destra. Proseguite su questa strada e il parco non potrete non notarlo alla vostra sinistra, anche perché inizia in Viale Echirolles, che è una strada che curva subito, a differenza del rettilineo di corso Torino..


Dove portare il cane a Torino (Mirafiori Sud/Nichelino)


Al confine fra Torino e Nichelino troviamo ampi spazi verdi quali il parco Gustavo Colonnetti (direttore del Politecnico e presidente del CNR) e il Boschetto di Nichelino, intervallati dai prati circostanti il mausoleo della "Bela Rusin" (strada Castello di Mirafiori).

Il primo parco si può dire che inizi da via Onorato Vigliani per tramite di un giardinetto (che è molto simpatico perché dotato di muretti, giochi per bimbi, pini e collinette (o dossi?) naturali e perché dotato di pista ciclabile che porta appunto nel parco.
Si può ben dire che il parco Colonnetti sia stato diviso in due parti: quella prossima a via Artom è la zona più aperta, dove si nota la manutenzione dell'uomo, mentre il lembo a Ovest (verso strada delle Cacce, strada dove troverete dei bei prati tramite i quali raggiungere il Sangone partendo da via Barbera) è più "selvaggia", con una vegetazione più fitta (presenta anche un laghetto).
Si affacciano su via Artom una recente costruzione che presenta un ristorante (e mi pare anche un'associazione culturale) e più avanti, verso Sud, un'area giochi per i bimbi.

Purtoppo attraversare strada Castello di Mirafiori non è facile perché c'è la presenza di 0 semafori, né di alcun ponte pedonale. E' un lungo rettilineo quindi nessun automobilista si fermerà per farvi passare, per cui occhio!

Ampi pratoni li troviamo anche nell'area posta ad Est e a Sud del mausoleo che va a confinare col torrente Sangone. Qui troviamo anche un pendio dove allenarsi a correre in salita e discesa :)

Il Boschetto di Nichelino è fittissimo!! Presenta una pista ciclabile, un'area cani (ad Est), sentieri larghi e sentierini specialmente alla destra del ponte giallo (arrivando da Torino), molto divertenti da fare in bici o di corsa col cane :)
Purtroppo nei fine settimana primaverili è assaltato dai merenderos locali che fanno grandi grigliate, per cui se odiate gli schiamazzi e l'odore/puzza del cibo e quant altro, evitate il sabato e la domenica da fine marzo a metà giugno..

E' un parco più fresco rispetto al Colonnetti, io lo preferisco e mi piace molto percorrerlo nella sua interezza. Ah, si noti come l'area cani presenti dei giochi per fare agility!

NB: nella mappa ho evidenziato anche il Parco Piemonte, ma lo visitai in bici e per pochi istanti ben 10 anni fa, quindi non saprei dirvi nulla. Non è comunque raggiungibile dal Boschetto di Nichelino. Bisogna fare un pezzo di strada Castello di Mirafiori e trovare uno sterrato che porti lì.

ALCUNE FOTO del Boschetto:







Dove portare il cane a Torino (Mirafiori Nord)

Perché non aprire una bella rubrica a cadenza indefinita, nella quale mostrarvi i giardini cittadini di Torino dove portare a spasso il vostro cane?

Ogni cane ha bisogno di vedere, anzi, annusare spesso posti nuovi, così come noi abbiamo bisogno di vederne e farne esperienza, poiché nuove visioni ci possono portare stimoli di varia natura (voglia di continuare ad esplorare, scoprire, cercare cose belle, farsi "abbagliare" da certi colori della natura, vedere persone e cani nuovi, ecc.) di cui necessitiamo come acqua!

Oggi ho portato il mio Henry nei prati di via Nitti e corso Salvemini.
Non abitando troppo distante, sapevo di questi ampi spazi verdi completamente liberi, ma non ci ero ancora andato con lui e, non volevo percorrere le stesse strade e sentieri della mia zona, ho deciso di andarci subito dopo pranzo!

Quanto verde! Sono rimasto non dico meravigliato, ma quasi. Sono presenti anche due aree cani di cui però non ho usufruito perché l'ho liberato nei prati deserti (intorno il traffico è pressoché inesistente!); non si potrebbe fare, ma l'occasione era ghiotta perché non c'era alcun pericolo né per lui né per altri. Da notare la presenza quasi nulla dei papataci, evviva!!!

Eccovi un'immagine satellitare esplicativa, dove evidenzio in giallo i giardini e i prati e dove vi mostro anche dove potete trovare le aree cani:


SERVIZIO DOG SITTER (?) TORINO

Il DOG SITTER è colui che ospita a casa propria cani altrui o che va a trovare cani altri nelle case dei loro padroni e che ogni tanto li porta fuori per fargli fare i bisognini..

A volte il DOG SITTER gli fa compiere camminate più lunghe (e meno male!), però o in gruppo o in orari sbagliati, perché l'importante è che ogni tanto escano in modo che non sporchino in casa.
Purtroppo molti pensano che sia il cane a creare problemi, invece no, è la nostra impostazione di vita quotidiana (troppi impegni che stancano gli umani e che non lasciano tempo e forze per badare bene al cane) e anche il sistema sociale e urbano a crearlo (legami col prossimo ridotti al lumicino se non nei fine settimana a cui si deve aggiungere il poco tempo e la porca forza a disposizione per badare poco al cane; rumori assordanti di motori, clacson, urla.. quartieri troppo densi, con troppe strade e poche zone tranquille, ecc.).

Il mio servizio si basa sul cane e non sul padrone di cane, infatti io che mi faccio soprannominare DOG WALKER/RUNNER cosa faccio?

Ovviamente cammino e corro :)

Innanzitutto non ospito nessuno a casa e neanche vado ad assistere cani altrui in casa altrui, bensì mi occupo dei loro bisogni fisici (e non intendo cacca e pipì, prrr) studiando percorsi suburbani (fra parchi e città), verdi (solo parchi), rurali (un mix fra città, paesi, parchi e spazi aperti non classificabili come parchi) e uscendo in determinati orari, specialmente ora che inizia a fare caldo, pensando alle varie caratteristiche del cane.

Ogni cane è unico e ha i propri bisogni, per questo non compio uscite di gruppo anche se ovviamente ci rimetto dei soldi!

Un cane lo dobbiamo valutare, io e il padrone, in base all'età, alle caratteristiche della razza, a com'è stato abituato sia da un punto di vista fisico che da quello legato ai rapporti sociali (e non tiratemi fuori la solita bufala che un cane maschio deve stare lontano da un altro maschio, mentre se è femmina sì.. o sarà sfigato il mio cane nell'incrociare solo femmine, pardon, stronze, o come penso io si tratta solo di una facile "non regola" per fingersi esperti, sentirsi tranquilli e sicuri di ciò, oltre che per istruire in 2 secondi genitori e nonni; un cane fa amicizia con un altro in base al carattere e all'energia -innata, accumulata, ecc.-!).

Un cane che ha il naturalissimo "lusso" di camminare e correre ogni giorno, non soltanto in casa vivrà sereno, poiché stanco e soddisfatto del "lavoro" svolto, ma premiandolo, carezzandolo, festeggiandolo in questi frangenti, cioè quando si allungheà stanco nella sua cuccia, il padrone avrà modo di avere poi un cane sempre docile con lui, perché una REGOLA CINOFILA fondamentale vuole che il cane non vada mai premiato ed accontentato quando è scalmato, su di giri, agitato, quando abbaia come un dannato, così come non va accarezzato quando ha paura, trema, ecc.

PERCHE' UN CANE IN FAMIGLIA


Vivere assieme ad un cane è un'esperienza bellissima, e quando lui è così legato a te da guardarti e correrti incontro sorridendo con tutto il corpo tramite la bocca, gli occhi e i suoi movimenti gioiosi, diventa un'emozione unica!

Vivere assieme ad un cane è un'esperienza bellissima, perché si è quotidianamente a contatto con un essere vivente appartenente ad un'altra specie che, nonostante ciò, vive soltanto per te e si adatta alla tua casa, ai tuoi amici, al tuo stile di vita, tu però devi capire che è un animale, per cui dovrai parlarci ed educarlo in maniera diversa rispetto a come faresti con un bambino. Sembra una cosa strana e difficile da capire, ma basta davvero poco perché è abbastanza intelligente da associare una parola ad un'azione. Basta essere determinati e avere pazienza! 

Un cane ci insegna, vivendo nel presente, a goderci le piccole cose di ogni giorno.
Infatti ogni giorno, grazie a lui, ci rechiamo diverse volte in diversi giardini e parchi in ogni stagione dell'anno, cosa che ci consente di evadere dalla monotonia urbana dove i nostri spostamenti sono dovuti molto spesso solo da impegni di cui ne faremo volentieri a meno, e dove le cose da vedere sono poche e brutte, così come pochi sono gli odori/profumi piacevoli.
Grazie al mio cane Henry ho riscoperto il piacere di camminare nel mio quartiere e di studiarmi sempre nuovi giretti!
I giri che affrontiamo col nostro cane ci instillano una grande voglia di andare in giro e di esplorare, godendoci non tanto la meta quanto il viaggio, proprio come fa il nostro amato cane!
Vivere nel presente vuol dire anche un'altra cosa, cioè essere sempre attivi, senza fermarci a rimuginare sul passato o a fare progetti astrusi sul futuro. Ogni giorno siamo obbligati a cucinare e uscire con lui, a badare al suo benessere fisico e psichico, per cui non dovremmo mai essere troppo giù, ma sempre attivi. Capite la fortuna di vivere con un cane?

UN CANE IN FAMIGLIA attiva tutti i membri, li unisce, si può ben dire che rinsalda i rapporti familiari, a patto che questo venga scelto e accettato da tutti (badate alle caratteristiche delle razze e all'educazione ricevuta, non all'estetica!) e che tutti si comportino con lui nella stessa maniera.

ATTENZIONE!
Prima di prendere un cane accertatevi di non desiderare un pelouche che respira, di non desiderarlo per farvi notare grazie al suo aspetto (taglia, razza, colori, ecc.) e neanche per riempire dei vostri vuoti affettivi, perché lui avrà prima di tutto bisogno di una guida (aka capobranco) che gli infonda fiducia e sicurezza, una guida che dovrà rispettare e che, dopo avergli dimostrato ubbidienza e fedeltà, gli farà tante coccole! Il cane ha sì bisogno di una casa, di cibo e di affetto, ma soprattuto di una guida che soddisfi i suoi bisogni (del cane), non quelli del padrone.. Se invece gli fate subito le coccole, lui penserà di non dover dimostrare più ubbidienza e la frittata è fatta!

Quando si sceglie un cane, sia che vada a stare nella casa di un singolo che di una famiglia più o meno numerosa, bisogna badare non tanto alla taglia e all'aspetto fisico, neanche all'età, quanto invece all'energia e alla razza.
Ogni razza ha varie caratteristiche caratteriali, ci sono quelli che hanno bisogno di una ferrea disciplina, quelli che si legano a tutti mentre altri solo al capobranco, quelli che amano sconfinatamente i bambini e stanno bene in casa, altri che invece amano stare all'aperto, sono molto attivi e necessitano di veri e propri lavori da svolgere (ovviamente potete fare delle simulazioni..).
L'energia è ancora più importante perché se le caratteristiche di una razza sono facilmente trovabili su enciclopedie e nel web, dell'energia nessuno ne parla! Un cane può avere tantissima energia indipendentemente dalla taglia! Non pensate di stare tranquilli prendendo un cane piccolo o, all'opposto, di dover affrontare chissà quali problemi con uno più grande.
Per energia intendo quanta vitalità hanno, vitalità che li porta ad essere praticamente sempre attivi, per cui se non avete non solo il tempo di portarli fuori, ma anche voi stessi l'energia di stargli sempre appresso, evitate di prendere un cane così vitale, energico, attivo, perché se non riuscirete a farlo sfogare, accumulerà così tanta energia che sarà difficile sia fermarlo che farsi rispettare.
Non sapete quanti ne vedo in giro di cagnetti che trascinano la padrona per centinaia di metri con questa convinta che si debba assecondare il proprio cagnolino.. Niente di più sbagliato: un cane viziato penserà di essere il capo e non vi lascerà più vivere serenamente e la camminata lo dimostra con lui davanti che va forte, incurante di una possibile caduta della padrona!
Ma se il vostro cane tira e per il resto si comporta bene, non dovete disperare, a volte basta cambiare il guinzaglio per tranquillizzarlo :)

Inoltre, non pensate che un giardino sia una panacea, anzi! Un cane di un giardino non se ne fa nulla se questo non viene frequentato da altri cani e dalla famiglia umana che lo ha adottato. Un cane, tutti i cani, ha/hanno bisogno di uscire, vedere posti nuovi, annusare per km e km.. Un giardino non è nient'altro che una cameretta all'aperto, nient'altro.

Tiro il cane e scappo via

Non capisco, davvero non capisco.. cerco di capire ma faccio molta fatica a capire.
Io, tranne quando intravedo o vedo un cane che ho già visto e che so essere aggressivo o che sta antipatico al mio Henry, non scappo via quando vedo arrivare un suo simile, continuo a camminare nella stessa maniera in modo da far rimanere sereno il mio cane (se lo è già, nel caso cambiasse atteggiamento, o giro o lo tocco leggermente o lo richiamo per fargli distogliere l'attenzione dal cane che sta puntando).

Uno si chiede: "Ma come mai i cani di città sono così nevrotici?"

Semplice: stanno tantissimo in casa, magari lontano dagli umani che vanno a lavoro per 8 ore, e pochissimo fuori, giusto per fare il solito giro dell'isolato (famosa la frase "Scendo il cane che lo piscio" che ci fa capire quanto i cani vengano considerati.. devono scendere due minuti per la pipì e via, di nuovo dentro casa!).

Io non capisco il perché tantissimi padroni di cani non vogliano fermarsi 30 secondi a far socializzare il proprio cane quando stanno camminando, tra l'altro piano, per portarlo in giro..
Non sempre è possibile, ad es. se io e lui stiamo correndo, non esiste fermarci di colpo. Se si corre, si corre e basta. Idem se stiamo facendo un certo tipo di camminata più o meno veloce, più o meno lunga, con una meta ben precisa. Ecco, all'infuori del nostro allenamento, sarebbe bello socializzare, ma ormai viene anche a me da andare via, perché tanto già so che quasi nessuno vuole fermarsi, avranno paura.. che tristezza..

Nell'arco di due giornate mi sono capitate diverse situazioni simili, cioè:

sono a spasso col cane, sia nel dì che nella notte, e appena una padrona di cane (son più le padrone che i padroni) mi vede col mio Henry, tira forte il guinzaglio per portare via Fido, pensando a chissà quale scontro dettato da chissà quale rivalità..
Per i cani è fondamentale fare nuove conoscenze ed è bene diffondere una certa cultura cinofila che si scagli contro la leggenda metropolitana del cane maschio che non può fare amicizia con un altro cane maschio. Questa è una semplificazione banalissima che molti diffondono quando lasciano il proprio cane a gente inesperta o quando qualcuno si improvvisa conoscitore di cani.
Magari è gente che ha a che fare con i cani da 10 anni, mentre io da 5 mesi, ma ciò che conta è il sapere guardare, il voler conoscere, non il voler imporre le proprie idee perché semplificano la propria vita (però peggiorandola).

Quello che ho notato io è questo: due cani maschi possono benissimo fare amicizia, dipende dalla loro stazza e tagòoa (ad es. al mio cane di taglia media non interessano nella maggior parte dei casi i cani più piccoli, ma quando uno di questi gli si avvicina ci fa amicizia, così come non sopporta essere guardato frontalmente e a lungo da un cane di taglia media o media-grande, perché giustamente si sente "preso di mira", poi eventualmente se i due si avvicinano, si annusano senza problemi anche perché il mio non è per nulla dominante, ma allo stesso tempo non vuole farsi dominare), dal loro carattere (i famosi cani dominanti sono ovviamente fastidiosi, ma ci sono anche diverse femmine che sanno come importunare altri cani siano essi maschi o femmine), dalla loro energia (se sono molto vitali di natura, se escono da super agitati perché non vedono l'ora, o se entrano in area cani in uno stato di sovraeccitazione, sono esempi in cui la loro energia diventa troppo grande per l'uomo medio e anche insopportabile per molti altri cani).

Per cui un cane maschio può fare amicizia con un altro maschio se entrambi hanno già fatto esercizio fisico, o perché no anche mentale (con certi giochi), se entrambi sono abituati a fare amicizia, e attenzione a fidarvi di una femmina se avete un maschio, anche loro possono essere invadenti e molto energiche. E' recente il caso di una cagna che oltre a correre col mio Henry, ad un certo punto gli ha rifilato un morso al collo niente male!! Non è tutta colpa sua, bensì del padrone perché lui come tanti altri, prende il cane e lo porto in area cani facendolo uscire dall'auto a 5 metri dal cancello..

Io preferisco fare quanto segue: se incrociamo un cane piccolo ci passo affianco senza problemi; se vedo un cane più grande e calmo, idem; se invece noto che è abbastanza energico non me ne vado ma sposto leggermente il mio Henry di lato in modo che non si vedano troppo frontalmente, oppure con un movimento lento me ne vado; se vedo che un cane simile non viene controllato bene dal padrone o è addirittura senza guinzaglio, me ne vado e basta. Se un cane di taglia media o grande si blocca per la paura, devo proseguire veloce, altrimenti il mio Henry si indispettirà per via dello sguardo frontale (mi è capitato da poco!).

IL TUO CANE TI PARLA

E' possibile o no capire cosa vuole comuniarti il tuo cane?

Certo che SI'!


Ci sono ad esempio delle persone che continuano a comportarsi col proprio cane nella stessa identica maniera di sempre, pensando che certi suoi comportamenti "strani" dipendano solo da lui. In realtà il cane vi prega di cambiare in diverse maniere.
Vediamo quelle che mi vengono in mente ora:

Il cane ti dice "cambiamo" quando ti abbaia per dirti "datti 'na mossa!", quando è mogio (ti dice la stessa cosa ma in altra maniera), quando sta davanti alla porta piagnucolando, quando abbaia verso altri cani in maniera insistente (perché non socializza abbastanza per colpa del padrone o anche per colpa degli altri padroni che scappano se vedono che il tuo è di stazza media o grande), quando ingrassa, quando tira forsennatamente per tornare a casa (perché ha paura dei rumori della città e tu non gli infondi sicurezza, ad esempio), quando con i suoi simili è troppo agitato e dentro un gruppo, un "branco", crea danni dettati dalla sua sovraeccitazione, non soltanto dal suo carattere dominante (che peggiora quando viene portato in area cani direttamente in automobile, anziché tramite una sana passeggiata o una bella corsetta, per cui non vede l'ora di potersi sfogare lì dove viene incautamente liberato, pensando che si possa entrare sempre e comunque, relegando non si sa bene a chi le diverse responsabilità verso gli altri cani e le altre persone lì presenti).

Parla, parla, ceeerto che parla
, eccome se parla, ma nella sua maniera.. tramite diversi segnali, posture, suoni, ecc.

La psicologia canina è diversa da quella umana. Ma molto affascinante però, perché ci permettere di entrare in un altro mondo!

COME TENERE IL GUINZAGLIO?

Come tenere il guinzaglio con un cane normale, aggressivo, pauroso quando si cammina e quando si incontrano altri cani

Quando si cammina per raggiungere una meta o un punto intermedio col proprio cane (è con questa idea in mente che si dovrebbe uscire, specie al mattino, come per simulare un'escursione legata al procacciamento di cibo, non con l'idea del girovagare a caso cambiando spesso ritmo e fermandosi ad ogni palo o cespuglio, a parte magari dopo pranzo magari per vedere quanto bada a noi e come si comporta in generale da libero, facendo però bene attenzione agli altri e ai vigili..), e specie quando ci sono tante persone che camminano, è bene tenerlo vicinissimo a sé in modo tale che segua il passo e che non intralci l'altrui cammino.

Ma se il nostro cane è fifone e tendente a scappare di fronte ad una cosa che lo turba (oggetto-uomo-animale-suono-abbaio), il tenerlo accanto a noi in maniera troppo rigorosa può essere controproducente, perché ho notato che un cane pauroso abbisogna di maggiore spazio per sentirsi libero di fuggire. E' un consiglio che tra l'altro danno anche i veterinari comportamentalisti.
La paura gli permarrà, ma forse calerà e durante la camminata questa soluzione funziona abbastanza. Poi ogni caso deve anche essere analizzato singolarmente e approfondito dal padrone, dal veterinario e da un educatore.

Il consiglio di tenere il guinzaglio corto, funziona sia con i cani equilibrati sia con quelli aggressivi, perché a questi non dobbiamo lasciare alcuna possibilità di reazione allo stimolo che vedono o sentono, fino a che non capiranno che siamo noi a comandare, diventando finalmente docili. Ovviamente tutto ciò sarà vano se poi in altri ambiti lo si accontenta sempre..

Quando nel tragitto si incontra un altro cane frontalmente (cosa che infastidisce diversi cani, tra cui il mio) bisogna sapere che il nostro cane può modificare il proprio atteggiamento non solo a causa di quel cane che lo sta come puntando (magari con buone intenzioni, magari no, non lo sappiamo, anche se possiamo intuirlo dalla postura e dalla coda..), ma anche dall'accorciare nervosamente e improvvisamente il guinzaglio e dal voler tirare indietro velocemente il cane, perché questi sono segnali pieni di nervosismo, mentre un cane vuole tranquillità che arriva solo attraverso la serenità del padrone. Anche il bloccarsi o il proseguire con una velocità nettamente superiore aumenterà il nervosismo del cane che si guarderà intorno in maniera attentissima.

Per cui, se voi o il vostro cane avete paura degli altri cani, tenete il guinzaglio molto corto e né bloccatevi improvvisamente, né strattonatelo, bensì girate alla stessa velocità di prima con delicatezza, emettendo magari un dato suono per tranquillizzarlo o zittirlo o per avere un contatto visivo che userete poi per mostrarvi sereni.

Non ne conosco il motivo, ma noto che molti padroni di cane, quando son consci dell'aggressività del proprio cane, lo tengono fermo (cosa che ci può stare se hanno svolto esercizi di obbedienza, che li portano a badare solo al padrone e non a guardare torvi il cane che sta arrivando..) stando però dietro o di lato senza avere alcun contatto visivo con l'amico peloso, per cui quel dato cane aggressivo si sentirà il capo all'interno della coppia e continuerà a svolgere il suo ruolo di attacca brighe, ruolo che continuerà ad essere suo se, come ho visto oggi, i due padroni di cani simili che ho incontrato, continueranno a tenere il guinzaglio lungo, tentando invano di riportare i cani a sé tirandoli da dietro con, appunto, il guinzaglio tenuto molto lungo.. Come posso stupirsi se il cane scatta?

Conclusione: se non c'è nessuno in giro e avete un cane equilibrato o fifone, provate un guinzaglio lungo; se c'è gente tenetelo sempre corto se fifone perché dalla paura può scaturire aggressività; se il cane è equilibrato e docile usatelo pure lungo; se avete un cane aggressivo, usatene obbligatoriamente uno corto, e se è semplicemente dominante verso gli altri suoi simili, quando lo liberate in un dato parco perché vi sembra che non ci sia nessun altro, assicuratevi però che torni al vostro richiamo, perché non penso che ad un altro padrone di cane faccia piacere vedersi piombare addosso un cane che importuna un cane legato al guinzaglio che per questo motivo farà fatica a reagire e che magari rischia di far cadere il padrone!

Irene and the Dogs #2: Adozione cane adulto, Premiare col cibo, Il significato dello sbadiglio

"Mai adottare un cane adulto, ma perché?"



"Cosa significa lo sbadiglio del cane?"



"E' giusto premiare il cane col cibo?"

Irene and the Dogs #1: Il cane monta, Il cane può stare in casa?, Tosaggio in estate?

Irene Sofia è una bravissima addestratrice ed educatrice cinofila milanese che sia dal vivo che tramite YouTube, saprà darvi tante indicazioni sui comportamenti dei vostri cani e sa smontare svariate leggende metropolitane.

Vi posto alcuni video che reputo importanti:

"Cosa vuol dire quando il cane monta?



"Un cane grande può stare in appartamento?"



"Bisogna tosare il cane in estate?"

CAMMINARE COL PROPRIO CANE


Come camminare correttamente col proprio cane per strada?

Uscire col proprio cane significa compiere dei giri abbastanza lunghi che dipenderanno dal fisico, dall'età e dalla salute sia del cane che del proprietario (per cui in linea di massima se siete anziani non prendete un cane giovane che ha bisogno di fare tanto movimento, eh no, non basta portarlo nelle AREE CANI dove, anzi, se entra carico di energia, rischia solo di fare danni), attraverso i quali giri si crea o si rinsalda il rapporto tra uomo e cane.

Camminare e correre assieme, per me, significa procedere allo stesso passo, in modo tale che il cane si senta vicino all'uomo e questo non si senta infastidito da un passo più svelto del proprio che risulta essere alla fine ingestibile. Infatti a chiunque passa la voglia di uscire con un cane che vuole stare sempre davanti, che improvvisamente si mettere a tirare, correre, cambiare direzione, ecc.
L'uomo deve sempre avere in mano la situazione e questo non significa costringere il cane ad andare sempre dritto levandogli ogni curiosità per l'ambiente circostante, tenetelo bene a mente!  
Camminare in due, quindi, non significa lasciare che il cane si fermi ogni 5 metri ad annusare così come non significa strattonarlo.

Quando il cane precede in maniera esagerata il padrone significa o che si sente lui il capo o più semplicemente che il proprietario non riuscirà a controllarlo bene nei casi in cui il proprio cane si avventerà su un suo simile o su una persona per i più svariati motivi.

Per portare a spasso un cane esistono diversi collari e guinzagli da scegliere in base al carattere del proprio cane, infatti, ad esempio, basta passare da un collare ad una pettorina e da un guinzaglio corto a uno lungo, per vedere tranquillizzarsi il proprio cane.. fifone, un po' come il mio.
Discorso diverso se il vostro cane ha un altro carattere: nel caso in cui sia dominante e troppo aggressivo, fategli capire che siete voi ad avere in mano la situazione tenendolo vicinissimo alla vostra gamba con un guinzaglio corto (non penso sia necessario un collare o un guinzaglio a strozzo che anzi può renderlo più nervoso se usato proprio per strozzare).
Badate bene che un cane dominante e aggressivo non per forza è uno grande e grosso, anzi.. vedo molti cani di taglia piccola e  medio-piccola che non fanno altro che stare davanti al padrone abbaiando in maniera fastidiosa e aggressiva ad ogni altro cane che incrociano per la strada, col padrone che sta ben lontano (a volte senza alcun guinzaglio solo perché il cane è piccino!) e che non gli dice niente.
Purtroppo, non dandogli regole e accontentandolo sempre, questo è uno dei risultati, ma finché la gente punterà solo sull'amore da dare loro e nient'altro, sarà sempre così.
I cani, come scritto in un altro POST, hanno bisogno prima di tutto di esercizio e disciplina, soltanto dopo dell'affetto, perché se gli diamo tanto affetto prima che si dimostri bravo, ubbidiente, calmo e rispettoso, non otterremo nulla, anzi, otterremo l'esatto opposto, cioè che lui si vedrà come il capo che fin dall'inizio della giornata ottiene subito ciò che vuole (carezze e cibo).

Vediamo cosa possiamo trovare nei negozi:

c'è il guinzaglio a strozzo che non necessita di alcun collare e che nonostante il termine non è fatto per strozzare in ogni istante (basta regolarlo e non strozzerà mai o solo quando il cane avanzerà troppo);

c'è il collare (anche questo sta ovviamente al collo come quello a strozzo quindi perché condannare, come si è soliti fare, solo il primo e non anche questo?);

c'è la pettorina ad H (ottima, non strozza, non preme, non blocca..) e altri tipi di pettorine come una che acquistai a novembre che non so perché ha una fascia elastica abbastanza spessa sul davant, pettorina che ora non uso più perché quando il mio cane voleva avanzare leggermente perché magari impaurito da un altro cane o altre cose notate per strada, si sentiva premere davanti da questa fascia e così aumentava la sua ansietà;

c'è il guinzaglio lungo circa 1metro e quello lungo tra i 2,5 e i 3mt che è quello che preferisco. Inizialmente non mi fidavo, ma mi son subito ricreduto: il mio cane, essendo un po' fifone (non gli piace la città, ma è normale essendo un animale!), con un guinzaglio corto e una pettorina che lo faceva sentire stretto e braccato, non si sentiva minimamente libero e quindi era come se per lui non ci fosse alcuna via di fuga, ora invece sa che può avanzare un po' di più senza alcun problema.. e il problema quasi non esiste più, dico quasi perché ovviamente nella sua testa permangono certe paure.
Se avete non un cane fifone ma uno dominante e aggressivo, vi consiglio quello più corto possibile per il discorso fatto prima.

infine c'è il guinzaglio allungabile, ma non va bene perché se ci si ferma a parlare con un amico per strada e prima ci si è dimenticati di bloccare il cavo, ecco che il nostro cane sarà libero di andare chissà dove, inoltre questo cavo è molto sottile quindi non è certo l'ideale per guidare un cane di taglia media.

AREE CANI: cosa sono e cosa si può e non può fare


Le AREE CANI sono delle zone recintate presenti in alcuni parchi e giardinetti di città.

Nel Comune di Torino ce ne sono diverse (QUI la pagina web comunale con le regole generali e QUI gli indirizzi) e in ognuna di essere vigono le stesse regole, che potete anche evitare di leggere se usate il buonsenso.

Prima di tutto, e questa è una regola NON scritta, evitate di portare il cane in queste aree se prima non ha già fatto una camminata/corsa e/o qualche gioco, altrimenti c'è il rischio che entrerà nel recinto carico di energia, rischiando di annullare l'atmosfera pacifica che regnava prima del suo
ingresso.

Fatto? Bene!

Ora accertatevi dell'umore del vostro cane e cercate di capire che carattere e umore abbiano i cani già presenti all'interno dell'area. Se i cani sono numerosi, chiedete il permesso agli altri padroni e specifica il sesso del vostro.
Se i cani lì presenti si ammassano dinnanzi al cancelletto d'ingresso, non apritelo, ma aspettate che i vari padroni li prendano e li spostino, perché c'è sempre qualche cane che ne potrebbe approfittare per correre al di fuori. Inoltre ci sono cani che possono reagire male se vengono subissati di così tante attenzioni da parte dei loro simili, per cui cercate davvero di entrare quando l'ingresso è libero.

Una volta dentro, sia che ci siano altre persone, sia che non ci sia nessuno, non andate a sedervi fregandovene del vostro cane: se ci sono altre persone e quindi altri cani, dovete badare alla loro voglia di fare amicizia o meno, dovete cioè prevenire risse; se ci sono altri cani ma il vostro se ne sta in disparte e volete però farlo socializzare, camminate con lui e cercate i cani più mansueti; se non c'è nessuno, cercate di far camminare e correre il cane e fate attenzione a cosa c'è per terra..

Purtroppo, specie al sabato e nelle belle giornate, le aree cani diventano un luogo molto frequentato, quindi ecco che arriva gente che non vede l'ora di sguinzagliare il proprio cane anche se aggressivo o comunque carico di energia, per poi andarsi a sedere senza minimamente tenerlo d'occhio..
C'è chi entra con cani aggressivi o sovraeccitati o con femmine in calore..

ATTENZIONE:
1) I CANI MALATI NON POSSONO ENTRARCI
2) DOVETE RACCOGLIERE LE FECI
3) E' OBBLIGATORIO METTERE LA MUSERUOLA AI CANI DI TAGLIA MEDIA E GRANDE, SE AGGRESSIVI 

COME SCEGLIERE UN CANE IN CANILE


Il mio primo e unico cane lo presi da un canile, per la precisione quello della Croce Blu di Piossasco (qui la pagina Facebook del "Fans club")

Recarsi in un canile è un'esperienza forte, perché ci si trova di fronte ad innumerevoli cani rinchiusi in angusti, squadrati, miseri e puzzolenti box da chissà quanto tempo!
So per certo che alcuni sono dell'idea che un cane presente in un posto simile sia un animale dal carattere difficile, un randagio, completamente asociale, invece non è affatto così, si trovano cani fantastici presi un tempo da gente che poi si è rivelata senza non solo amore, ma anche senza il minimo raziocinio: quando si prende un cane si devono già avere presenti gli impegni, che consistono anche in studi per relazionarci con lui nella maniera corretta, mentre c'è gente che pretende tutto e subito, rapportandosi con il cane come fosse un umano, fregandosene dunque della psicologia e del linguaggio canino.

Perché mi recai in canile?

Come ogni bambino, anche io da piccolo desideravo un cane, per fortuna però i miei genitori non mi accontentarono, consci che ci voglia tanta energia, impegno e quant'altro per conviverci, gestirlo, mantenerlo, ecc.
La vera fortuna però arrivò pochi mesi fa quando un amico mi diede da tenere per alcune ore una sua cagnolina, Lulù. Vedendola così tenera e che non creava alcun problema legato allo spazio, all'odore e al carattere, mi tornò quell'assopita voglia di avere un cane per me, voglia che però nacque non da queste banali constatazioni, bensì dal suo sguardo! In realtà già 5-6 anni prima ebbi modo di stare vicino ad un altro cane, questo era un pastore tedesco femmina dolcissima, Meggie, e ogni volta si andava in giro per boschi, si voltava per vedere dove mi trovavo.. :)
La cagnolina di cui sopra, avendo circa 18 anni, morì di lì a poco, così venni incaricato di fare un giro in un canile per cercare un altro cane, maschio o femmina, giovane o adulto era ed è senza importanza. Feci amicizia con 3 cani, uno però era troppo grande, uno mi sembrava un po' apatico, l'altro troppo amichevole e quindi lo lascia ad un'altra famiglia, così alla fine conobbi il mio Henry.

COME CONOSCERE UN CANE

Il cane non lo dovete scegliere in base all'estetica o in base a cosa può rappresentare/simboleggiare la sua razza d'appartenenza, così come non dovete desiderarne uno per riempire un vostro vuoto affettivo. Il cane lo dovete prendere per vivere.. in simbiosi (divieto assoluto di prenderne uno solo per fare da guardia o per tenerlo sempre in giardino, da solo, lontano dalla famiglia) e per farlo stare bene, ma dovete anche chiedervi se avete tempo-soldi-spazio e.. energia.
Sarà il cane stesso, con l'aiuto delle volenterose volontarie, a scegliervi. Le volontarie, in base alle vostre caratteristiche, ve ne proporranno alcuni che potranno fare al caso vostro.
Attenzione però all'energia, che forse è un concetto che viene snobbato: certe razze sono predisposte a compiere lavori faticosi all'aria aperta, per cui necessiteranno di uscire spesso e a lungo, per lunghe camminate e anche corse, altrimenti c'è il rischio che diventino nervosi e combinino disastri in casa (a me più che dei disastri in casa, interessa che i cani stiano bene!).

Appurato che secondo le volontarie quel dato cane fa per voi, dovete provare a farci amicizia. Per far ciò verrete messi assieme in un recinto, una sorta di area-cani, dove non dovrete assolutamente tentare di avvicinarvi voi per primi, specie se il cane ha subito maltrattamento o abbandoni.
Non guardate, non parlate, non toccate. Sfioratelo solo quando sarà lui a fare il primo passo.

Dopo aver fatto amicizia, assicuratevi di avere lo stesso livello di energia (o più alto). In questo modo sarete sicuri di saperlo gestire al meglio in ogni momento della giornata.
Se siete persone a cui non piace passeggiare per i più svariati motivi, o se non vi garba dover badare tanto ad un altro essere, o se non avete né spazio né tempo, rifletteteci sopra molto bene, perché i cani non hanno solo bisogno di un tetto e del vostro amore, ma anche di una guida che li porti in giro e li faccia stare bene, mi preme sottolineare ciò perché quasi sempre i cani dei canili vengono dati via premendo sul fattore affettivo, che è quello più facile su cui puntare.

Sappiate anche che certi comportamenti presenti in canile, potranno scomparire al di fuori, perché uno spazio ristrettissimo e sconfortevole, la presenza di tantissimi altri cani e il loro continuo abbaiare, possono scombussolare qualsiasi altro essere che si trovi lì contro la sua volontà.
Il mio Henry, ad esempio, impazziva quando si trattava di uscire dal box, perché non era solito fare i bisogni dentro, così come impazzire al rientro perché desideroso di cibarsi. Appena arrivato a casa, invece, non s'è mai messo a saltare per reclamare un'uscita o del cibo. E' anche ovvio che un fattore importante è il comportamento del padrone e dei membri della famiglia: accontentandolo quando è calmo, lui sarà sempre più spesso così.

REGOLE CINOFILE

REGOLE da rispettare col proprio CANE

Per avere un cane equilibrato e a noi sempre fedele, è necessario seguire questa semplice scaletta:

ESERCIZIO

DISCIPLINA

AFFETTO

Il cane, come ogni altro animale, prima di potersi godere la giornata giocando con i suoi simili o con i suoi amici umani, o semplicemente standosene in panciolle, in natura deve andare in giro a cercare del cibo (esercizio).
Noi possiamo simulare questo spostamento, uscendo di prima mattina, ponendoci come scopo il raggiungimento di una meta, che può consistere nell'attraversare interamente un parco fino a lambire un fiume, senza mai fermarci se non in rare e ovvie occasioni per fargli espellere le feci e le urine.
Una camminata lunga (dai 3 ai 5km), da fare almeno 2 volte al giorno, senza troppi intoppi e interruzioni, ci aiuterà nel mostrarci ai suoi occhi come una guida, un punto di riferimento, oltre ad aiutare il cane stesso grazie a questo semplice ma sano esercizio fisico.
Perché senza interruzioni? Perché il branco quando si sposta lo fa in gruppo e non può permettersi che uno o più membri si facciano i fatti propri fermandosi ad annusare, o fare altro, ogni 10 metri.
Per simulare ancor meglio una "battuta di caccia", si possono creare dei giochi legati all'olfatto che possiamo sicuramente definire educativi, in quanto ci consentono di aumentare la sua autostima e anche di vedere quanto lui sia legato a noi e quanto lui rispetti le nostre disposizioni.

Terminata la camminata, il nostro amico cane dovrà sicuramente attendere pazientemente (disciplina) la preparazione del cibo, per cui, come comunque già avvenuto durante il giro, verrà messa alla prova la sua educazione, il suo rispetto verso di noi.
Capita spesso di vedere, o meglio di sentire, cani che protestano verso il padrone perché vogliono giocare ancora o perché vogliono subito il cibo, cosa che viene subito fornita loro da queste persone che pensano di essere nel giusto accontentandoli.
Niente di più sbagliato: se vogliamo che il cane si comporti bene, dobbiamo ringraziarlo, premiarlo, coccolarlo, soltanto quando è calmo, soltanto quando si nota il suo rispetto verso di noi, altrimenti non stupiamoci se un giorno o l'altro salterà sulla tavola prendendoci il cibo dal nostro piatto o, peggio, se ci morderà non appena ci avvicineremo alla sua ciotola.
La disciplina non consiste solo nell'educazione legata al cibo, ma a tutta la vita casalinga e familiare: infatti al nostro amico dobbiamo imporre dei limiti e delle regole, per fargli capire che la casa è nostra e che non sarà mai il capo. Purtroppo viziando il cane, cosa che avviene in buona fede, si rischia di dover poi convivere con un cane che vorrà comandare.
Le regole che voi creerete ("su quel divano non sali", "in quella stanza non entri", "se ti agiti e salti non mangi/non esci", ecc.), dovranno essere sempre valide ed essere sempre fatte rispettare, altrimenti il vostro cane, specialmente se con un carattere forte, potrebbe notare in voi delle debolezze, per poi non ritenervi più il suo capo.

Le coccole, le carezze, l'affetto quindi, sono testimonianze di un nobile sentimento che vanno fatte solo quando il cane è calmo, quando vi rispetta ed ha fatto tutto ciò che doveva fare.
Per avere un cane calmo sono necessarie tre semplici cose: fargli fare esercizio fisico, premiarlo quando è tranquillo, farlo mangiare. I momenti migliori per fargli le coccole sono proprio quelli successivi al pranzo e alla cena. In questa maniera assocerà lo stato di calma alle sue amate coccole.

REGOLE da rispettare con gli altri CANI:

NON GUARDARE

NON TOCCARE

NON PARLARE

Quando un ospite viene a casa tua, o anche semplicemente quando incontri qualcuno per strada che sia uno sconosciuto per il tuo cane, nel caso tu sappia che l'amico peloso sia diffidente e pauroso, dì alle altre persone di comportarsi seguendo questa regola delle tre indicazioni: NON guardare, NON toccare, NON parlare.
Purtroppo, spesso, accade completamente il contrario: appena un nostro conoscente vede il nostro cane per la prima volta, si abbassa, gli parla e vuole toccarlo. Niente di più sbagliato.
Io solitamente lo dico che sbagliano, ma se sono stanco o se l'ho già detto ad altre persone nell'arco della giornata, ad un certo punto mi stufo (sono anche io un umano!) e semplicemente dico che non è il caso.
Ci sono addirittura completi sconosciuti che vogliono accarezzare il primo cane che vedono per strada.. forse li scambiano per dei pelouches? Molti si stupiscono della reazione secondo loro esagerata del mio cane, ma non penso che esista anche solo un essere vivente che abbia piacere di essere toccato improvvisamente appena girato l'angolo, allora perché un cane lo dovrebbe accettare?

Allora come fare per far accettare i propri ospiti in casa al proprio cane, se questo è un cane da guardia o un cane diffidente?

Molto semplice:
prima del loro arrivo, fatelo sedere e ordinategli di stare fermo;
quando entrano
, se abbia, non urlategli di smetterla perché verrebbe incitato dalle vostre urla che scambierà per altri abbai (nel caso lo abbiate istruito con un comando, un vostro tono alto potrà funzionare, ma se è molto preso nell'azione del difendere, difficilmente vi starà ad ascoltare);
dite ai vostri amici di snobbarlo e di andare a parlare sorridendo (ma non urlando) con voi in un'altra stanza, questo perché il cane capisca che non spetta a lui decidere chi può o non può entrare, inoltre serve anche per fargli vedere che queste persone sono entrate con spirito di amicizia, non per fare del male;
nel caso il cane insista (che è un po' il caso mio!), dite agli ospiti di fermarsi completamente dandogli le spalle: in questo modo il cane potrà annusarli e, accertatosi della loro innocuità, smetterà. E' bene però ricordare a queste persone che per il cane (se da guardia o altro, dipende dalle sue caratteristiche genetiche e dal suo vissuto precedente) voi rimanete comunque degli intrusi a cui non ha ancora dato confidenza, quindi intimategli di non guardarlo troppo e di non allungare le mani per accarezzarlo, specialmente sopra la testa che viene visto come un atto di sottomissione.